Il Casentino, la prima terra dell’Arno, si trova nella parte orientale della Toscana ed è una delle quattro valli che circondano Arezzo. A nord il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi separa la valle dalla Romagna e dal Mugello. Ad est l’Alpe di Catenaia separa il Casentino dalla Valtiberina aretina. A sud del Casentino si trova Arezzo, città d’arte di origine etrusca. Ad ovest il Massiccio del Pratomagno divide la prima terra dell’Arno dal Valdarno Superiore.
Il Casentino è la prima terra bagnata dall'Arno che ha la sua sorgente, di dantesca memoria, sul Monte Falterona, a 1370 metri di quota. Dante Alighieri cita varie volte questa valle e i suoi luoghi nella Divina Commedia, ciò è giustificabile con il fatto che il Sommo Poeta trascorse qui parte del suo esilio da Firenze ospite dei Conti Guidi, la nobile e potente casata che fu padrona assoluta della parte alta del Casentino dall'inizio dell'XI secolo fino a metà del XIV. Dal punto di vista storico e architettonico è questo il periodo che ha lasciato le testimonianze per cui il Casentino è oggi maggiormente noto. Nascono importanti abbazie (già dalla metà del X secolo) di cui oggi ne rimane solo una come tale, ma questa di fama mondiale, Camaldoli. Furono edificati molti castelli e centri fortificati sia a uso di residenza dei nobili feudatari che come punti di controllo e difesa del territorio, di questi oggi sono noti e visitabili il Castello di Romena (primo come datazione), il Castello di Porciano e soprattutto il Castello di Poppi (ultimo come edificazione) che ancora si mostra nella sua possente struttura originaria. Sorgono le belle pievi romaniche (XII secolo) che tutt'oggi possiamo ammirare. Tra queste la Pieve di Romena, Monumento Nazionale, è quella di maggior fascino e notorietà. Vi è poi un luogo in Casentino, anche questo di fama mondiale, che sa unire l'aspetto devozionale con quello naturalistico, architettonico e artistico in modo indescrivibile: La Verna. Il "crudo sasso intra Tevero e Arno" (Paradiso, Canto XI) dove nel 1224 San Francesco ricevette "l'ultimo sigillo": le Stimmate. L'aspro Monte della Verna, posto come uno sperone sul crinale appenninico, sembra un guardiano dell'intera valle.
Testo tratto dal sito www.ilbelcasentino.it